Sinistri stradali e responsabilità del conducente. (Corte di Cassazione, Sezione Civile n. 25460 del 12.11.2020).
- Scritto da Studio Legale Cavalletti
- Pubblicato in Diritto Civile
Il caso in esame analizza la responsabilità del conducente in un sinistro causato dalla presenza di una buca sul manto stradale.
In particolare la decisione focalizza l'attenzione, ai fini dell'accertamento delle responsabilità, sulle cautele adottate dal conducente.
La vicenda riguardava un automobilista il quale conveniva in giudizio, dinanzi al Giudice di Pace, l'ente comunale chiedendo la condanna dello stesso al risarcimento danni subiti a seguito del sinistro avvenuto per la presenza di una buca.
La domanda veniva respinta sia davanti al Giudice di Pace che davanti al Tribunale.
Il conducente così adiva la Suprema Corte dove evidenziava che la condotta del Comune, volta a transigere in primo grado, contrastava con l'affermazione dell'ente di non essere titolare del tratto di strada interessato. Il ricorrente rilevava, altresì, la violazione dell'obbligo di custodia in capo al Comune nonché la mancata considerazione, ai fini probatori, del verbale della Polizia Municipale redatto in occasione dell'evento lesivo.
Gli Ermellini rigettavano il ricorso e precisavano che, in tema di responsabilità per danni da cose in custodia, occorre anche valutare la condotta del danneggiato e la sua incidenza causale nell'evento, richiedendo quindi di valutare il “dovere generale di ragionevole cautela”.
Nel caso di specie, in considerazione della visibilità al momento del sinistro, delle dimensioni della buca il conducente non poteva non vederla.
In applicazione di tali principi la responsabilità era da attribuire in via esclusiva al conducente il quale tra l'altro non aveva provato la pericolosità della buca in questione.
Commento dell' Avv. Carlo Cavalletti iscritto Albo Cassazionisti
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